Le 10 auto più leggendarie di sempre

Basta sentire i loro nomi o vedere le loro foto per farci sognare, ecco a voi le 10 auto più leggendarie di sempre…

– FERRARI 250 GTO

Considerata dalla rivista statunitense Motor Trend Classic la miglior Ferrari di tutti i tempi, questa vettura prodotta tra il 1962 e il 1964 si fregiava di una sigla diventata leggenda: GTO, ovvero Gran Turismo Omologata, a significare che poteva correre nelle gare del tempo. La carrozzeria, opera di Sergio Scaglietti, era stata modellata seguendo esigenze esclusivamente funzionali, tuttavia il risultato estetico fu assolutamente splendido. Realizzata in alluminio, era molto slanciata, con l’abitacolo raccolto nella parte posteriore e un parabrezza panoramico. Il muso allungato aumentava la stabilità alle alte velocità. Il motore V12, derivato dalla precedente 250 Testa Rossa, prendeva aria da una presa ovale e da alcuni pannelli apribili a “D”, utili ad aumentare la portata d’aria alle basse velocità o in caso di alta temperatura esterna. Affidata solo ai migliori piloti di Enzo Ferrari, la GTO dominò in pista fin dall’anno del debutto piazzandosi regolarmente nelle prime posizioni.

– LAMBORGHINI MIURA

Prodotta dall’azienda fondata da Ferruccio Lamborghini a Sant’Agata Bolognese, la Miura riscosse un successo enorme sin dal giorno della presentazione, avvenuta nel 1966 al Salone dell’Auto di Ginevra. Il suo design, opera del giovane stilista Marcello Gandini, contribuì a inaugurare una nuova era per il settore. Oltre alla linea senza precedenti e ai leggendari fari a scomparsa, la Miura aveva un motore in posizione trasversale da 350 cavalli a 7.000 giri al minuto in grado di farle toccare i 280 km orari e renderla l’auto di serie più veloce al mondo. Il nome le fu dato dallo stesso Lamborghini, che era nato sotto il segno del toro e aveva voluto onorare l’allevatore di tori da combattimento Don Eduardo Miura Fernandez.

– BUGATTI TYPE 57 ATLANTIC

Da molti considerata la macchina più bella di sempre, questa coupé ideata dall’ingegnere italiano Jean Bugatti fu prodotta dal 1936 al 1938 in soli quattro esemplari. Corpo in alluminio, finestrini laterali dalla forma a fagiolo, fu definita la prima supercar della storia. La vettura era spinta da un motore a 8 cilindri che le faceva toccare i 210 km/h, una velocità molto alta per l’epoca. È considerata anche la seconda auto più costosa al mondo dopo la Ferrari 250 GTO: uno dei tre esemplari rimasti è stato infatti venduto per una cifra di circa 40 milioni di dollari.

– VOLKSWAGEN TYP 1 – MAGGIOLINO

Meglio nota in Italia come Maggiolino, fu ideata nel 1934 dall’ingegnere tedesco Ferdinand Porsche su richiesta di Adolf Hitler che voleva mettere in commercio una Volkswagen, cioè un’auto per il popolo. Lo scoppio della Seconda Guerra mondiale ne ritardò la produzione che ebbe inizio solo nel 1938. Alla portata di tutti, compatta e con un design semplice e riconoscibile, rappresentò per i tedeschi un simbolo di rinascita dopo la disfatta bellica. Rimasta ininterrottamente in produzione per sessantacinque anni, detiene a tutt’oggi il record di auto più longeva del mondo. Alla sua enorme popolarità hanno contribuito le numerose apparizioni cinematografiche. Nella fortunata serie Herbie della Disney, il Maggiolino è il protagonista stesso del film, essendo dotato di un’anima propria.

– PORSCHE 911

Presentata nel 1963 al Salone di Francoforte e ancora in produzione, è considerata da molti la vettura sportiva migliore di sempre. Il design era opera di Ferry Porsche, figlio del creatore del famoso Maggiolino Volkswagen, che aveva voluto creare una vettura sportiva ma con quattro posti. Fra le soluzioni d’avanguardia, il motore 6 cilindri boxer raffreddato ad aria e montato a sbalzo sull’asse posteriore, le sospensioni a 4 ruote indipendenti con barra di torsione e i freni a disco. Il nome della vettura, ormai un simbolo universale, avrebbe dovuto essere diverso. In origine le era stato attribuito il numero 901, ma i vertici della Porsche furono costretti a modificarlo in 911 perché la Peugeot aveva già registrato tutte le sigle con lo “zero” in mezzo.

– FIAT 500

Presentata nel 1957 e progettata dall’ingegnere Dante Giacosa, già “padre” della vecchia Topolino, era un concentrato di soluzioni tecniche che le consentivano di essere messa in vendita a un prezzo contenuto. Dotata di un motore a due cilindri posteriore raffreddato ad aria, conobbe miglioramenti che tra il 1957 e il 1975 portarono a un boom di vendite di 4 milioni di esemplari. Il Museo d’arte moderna di New York la annovera fra le sue collezioni permanenti.

– JAGUAR E-TYPE

Prodotta dalla casa britannica Jaguar dal 1961 al 1975, la E-Type era dotata di 4 freni a disco, struttura monoscocca e sospensioni posteriori indipendenti. Ciò che la caratterizzava di più era però la carrozzeria affusolata e sinuosa disegnata dal “mago dell’aerodinamica” Malcolm Sayer. Il lungo cofano anteriore includeva i parafanghi e per accedere al motore l’intera parte anteriore si ribaltava in avanti. Due serie di prese d’aria nella parte alta contribuivano al raffreddamento del motore a 6 cilindri e un rigonfiamento ne ricordava la presenza a chi guardava la vettura. Due rostri cromati affiancavano la “bocca” anteriore ovale ed erano collegati da un listello che sosteneva il piccolo logo circolare Jaguar.

– ASTON MARTIN DB5

La DB5 è l’erede della DB4 e ne riprende l’ultima serie migliorandola nel frontale e nelle caratteristiche meccaniche. Rispetto al modello precedente, la DB5 adotta un motore da 4 litri di cilindrata al posto del 3700 cc, un nuovo cambio a 5 marce e una batteria di tre nuovi carburatori SU che portano la coupé inglese a sviluppare 282 Cv e la velocità massima di quasi 230 chilometri orari. Ma la DB5 è famosa per altre peculiarità. Si tratta infatti della più ammirata delle auto in dotazione all’Agente 007 Sean Connery nei film GoldfingerThunderballGolden Eye e nei moderni Tomorrow Never Dies e Casino Royale. Prodotta dal 1963 al 1965 dalla britannica Aston Martin e dalla carrozzeria italiana Touring, con design seducente e motore a sei cilindri, fu usata al cinema da James Bond arricchita da accessori “fuori catalogo”: mitragliatrici dietro gli indicatori di direzione anteriori, speroni per tranciare le gomme, scudo antiproiettile estraibile, targhe intercambiabili, getti d’olio nascosti dietro i fanalini posteriori per far uscire di strada gli inseguitori.

– ROLLS-ROYCE SILVER GHOST

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In produzione dal 1907 al 1926, è considerata alla base della leggenda della fabbrica inglese fondata dall’ingegnere Henry Royce e dal pilota di aerei Charles Steward Rolls.
Dotata di un brillante motore a sei cilindri silenziosissimo, era ritenuta la migliore auto del mondo e anche la più costosa. Sul suo radiatore comparve nel 1911 Spirit of ecstasy, la celebre figurina femminile con le vesti gonfiate dal vento disegnata da Charles Robinson Sykes.

– CITROEN DS

In produzione tra 1955 e 1975, il suo nome si pronuncia déesse, dea, ma DS è anche una sigla per Désirée Spéciale, a sottolinearne eccellenza e unicità. Progettata dall’italiano Flaminio Bertoni con silhouette allungata e coda corta e rastremata, fu l’auto con cui il presidente francese De Gaulle sopravvisse all’attentato del 22 agosto 1962 quando la vettura mitragliata restò in strada anche grazie alle sospensioni idropneumatiche che le consentivano di procedere su tre ruote.